A “Casa Mita” gli scampi li puoi gustare sia crudi, insieme agli altri frutti di mare, che cotti in un primo dal sapor del mare
È una magia di colori ad accompagnare uno dei piatti tipici di “Casa Mita”: gli scampi crudi. Questi si possono gustare insieme agli altri frutti di mare, dalle ostriche ai mitili alle tartare di pesce ed il risultato è un piatto variegato con i profumi del mare. Ma non solo. Gli scampi possono essere gustati anche insieme alla pasta grazie alla professionalità dello chef Arcangelo Mita.
È possibile assaporarli con le linguine in un piatto raffinato spiccatamente mediterraneo con un sugo di pomodori freschi e una spolverata di prezzemolo. O, ancora, in un risotto ai frutti di mare dal sapore delicato dove il colore degli scampi, bianco con le sfumature amaranto, spicca tra gli altri in un sapore unico.
Ed infine è possibile gustarli arrostiti o fritti, insieme ai gamberi o alle seppie, inumiditi con del succo di limone per alternare al dolce della carne l’acro e l’aroma degli agrumi. Una prelibatezza per il palato e gli amanti della buona cucina.
La storia degli scampi nella cucina pugliese
Gli scampi, questi piccoli e gustosi crostacei dalle lunghe chele e un corpo lungo, racchiudono in sé il sapore della Puglia anche se le loro origini sono molto lontane. Oltre a vivere nel Mar Mediterraneo, infatti, gli scampi trovano il loro habitat ideale anche nella parte nord-est dell’oceano Atlantico. Vivono nelle loro tane nei fondali marini ed escono durante la notte alla ricerca di cibo.
In realtà la loro storia è antica quanto l’uomo. Pare che già 25mila anni fa l’uomo di Cro-Magnon andasse in giro alla ricerca di gamberi e degli altri crostacei, come gli scampi, da consumare crudi. Sotto la loro crosta (il cosiddetto carapace) gli scampi nascondono, infatti, una carne molto delicata e morbida da gustare, come detto, sia cruda che cotta.
Insieme agli altri frutti di mare, gli scampi li ritroviamo anche nell’antica Grecia quando “bastava avere una pietra ombreggiata e vino” per mangiare, come scrive Esiodo nell’VIII secolo a. C. Per questo “Casa Mita” si rifà anche alla storia antica di Taranto, quando era la capitale della Magna Grecia, e i cui piatti di terracotta li ritroviamo a pochi chilometri di distanza nel “Marta”, il museo archeologico nazionale.
Gusta tutto il sapore del mare oggi a Casa Mita
Ritroviamo il sapore della storia e quello del nostro mare nei piatti realizzati per gli ospiti di Casa Mita. Avete mai provato il nostro piatto di crudo di mare del giorno? Vieni a trovarci.
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